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San Francisco è Slow Food Nation

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2008 12:56
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28/08/2008 12:56

Cibi sani, ecologia e musica rock
Dal 29 agosto al primo settembre la kermesse in California
del movimento per l'umanizzazione del cibo e del mangiare

Attese 70mila presenze, tra i "guru" l'italiano Carlo Petrini

SAN FRANCISCO (California) - La prima Woodstock planetaria del cibo. E' Slow Food Nation 2008, a San Francisco dal 29 agosto al primo settembre, l'evento che sta calamitando migliaia di persone sui lidi della Bay Area. Arrivano dal Giappone, dal Peru, dal Canada e da tutti i Paesi del bacino del Pacifico. Dall'Italia - considerata centro mondiale del cibo puro, a dimensione umana e d'estrazione locale - arriva Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che da queste parti è considerato alla stregua dell'eroe dei due mondi.

E queste sono solo le avanguardie: ci sono anche professionisti che a San Francisco sono arrivati per organizzare e grupie - quei i tifosi che piombano sempre all'inizio di un evento e vanno via solo quando tutti gli altri se ne sono già andati. In tutto cinquantamila persone, secondo le previsioni degli organizzatori. Tanti arriveranno nella "City By the Bay", uno dei tanti soprannomi di San Francisco, per festeggiare la "liberazione alimentare". Uno tsunami di buongustai, eco-onnivori e di amanti del pianeta convergono su San Francisco per darsi ad una scorpacciata - sia intelletuale che di fatto - di cibo sano, naturale e umano. Una sorta di happening del cibo che mira a trasformare un'area metropolitana di circa 7 milioni di abitanti - nel centro del movimento Slow Food internazionale.

Che si tratterà di una mega festa lo si evince dal fatto che la maggioranza degli eventi - disseminati nei centri nevralgici regionali, da City Hall a Fort Mason, dall'Embarcadero al Golden Gate Park, da downtown Berkeley alle spiaggie di Albany e anche nel centro della cultura di colore di Oakland - sono tutti sold out.

L'atmosfera da raduno musicale alternativo è confermato anche dala programmazione Slow Food Rocks 2008, una due giorni con bands come il supergruppo canadese The New Pornographers, i London Street, il John Butler Trio. com, i Lebo e i G Love & Special Sauce. E la musica non è nemmeno la portata più forte del raduno. All'incontro partecipano i maggiori pensatori del movimento per l'umanizzazione del cibo e del mangiare. Gente come il poeta-scrittore-filosofo-agricoltore Wendell Berry, Carl Pope, direttore del Sierra Club, la visionaria e attivista anti agri business Vandana Shiva, che è anche animatrice con Jeremy Rifkin dell'International Forum on Globalization, e Eric Schlosser, autore del best seller Fats Food Nation.

Nutrito anche il carnet di escursioni turistico-culinarie verso i parchi naturali del circondario, i centri dell'agricoltura alternativa e le aziende dell'indotto alimentare anti-corporativo della regione. Fittissimo, tra gli assaggi di prodotti in cucine tutti i generi e i pranzi di beneficenza, il calendario degli appuntamenti gastronomici. Una "no-stop" del sapore che potrebbe estenuare anche le papille gustative più sofisticate.

Per affermare poi la poliedricità dell'evento gli organizzatori hanno pensato di organizzare anche una mostra fotografica, un festival del cinema, una rassegna di danza e una mostra d'arte figurativa, tutte all'insegna dei principi Slow Food.

L'idea della Slow Food Nation, di collegare il piatto con il pianeta nell'immaginario degli statunitensi, è stata di Alice Waters, star della California couisine, creatrice di Chez Panisse, uno dei ristoranti più famosi degli Stati Uniti e ritenuta - dal periodico Cusine and Vins de France nel 1986 - uno dei primi 10 chef del mondo. Un personaggio - la Waters - che si batte da anni a favore dell'agricoltura sostenibile e che aveva cercato di convincere Clinton di trasformare parte della Casa Bianca in un orto organico. Idea, che scartata dai Clinton (anni di "isolamento intellettale" li ha definiti la Waters), sembra che stia ricevendo una maggiore attenzione dal candidato Obama, per il quale la Waters ha animato un centro di raccolta fondi in California.

Intanto se non alla Casa Bianca, la natura irrompe almeno a San Francisco nel il giardino sul quale si affaccia il municipio della città. Gli amministratori cittadini hanno dato il permesso alla Waters e al Food Network di coltivare un orto, il Victory Garden e anzi ci si sono pure recati a piantare dei semi. E, dal momento che il complesso architettonico a cui appartiene il comune di Frisco è modellato vagamente su quello di Capitol Hill a Washington D. C., sembra quasi che un pezzo della struttura parlamentare americana si sia dato improvvisamente all'agricoltura.

Slow Food Nation sarà eco-neutrale e eco-friendly e possibilmente, sperano gli organizzatori, servirà ad aiutare a preservare le 1060 varietà di cibi tradizionali nord americani che rischiano di sparire dalla circolazione.

Il manifesto del convegno, che si propone di emanare anche un editto finale, è probabilmente Renewing America's Food Traditions. Un libro delll'etnobotanista Gary Paul Nabhan che celebra le regioni culinarie indigene statunitensi che negli ultimi decenni hanno rischiato d'essere eliminate dall'avvento delle multinazionali dell'agribusiness.
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