00 13/01/2009 16:52
c'è identità golose
L'appuntamento imprescindibile per la ristorazione italiana.
Torna anche quest'anno!
Nuovo anno, nuova edizione di Identità Golose, la quinta: a meno di tre settimane dal via, domenica 1 febbraio, non vediamo l’ora di essere già sul posto per nutrirci di idee, proposte e soluzioni.
Paolo Marchi
“L'unica cosa che valga la pena di fare, oggi, è l'essere moderni”, Oscar Wilde




Dalla A di Adrià alla Zeta di Zito: ecco il congresso 2009

Adrià, Agostini, Aizpitarte, Alajmo, Alija, Arzak (padre e figlia), Aslami, Assenza, Atala… un viaggio lungo l’alfabeto della cucina e della pasticceria d’autore del mondo intero che ha termine con la zeta di Zanin e quella di Zito, settanta lezioni lungo l’arco di quattro giorni, da domenica 1 febbraio a mercoledì 4, due sale e tante altri momenti sia nella nuova sede, il palazzo del Convention Centre di via Gattamelata 5, zona Vigorelli, sia tutt’attorno, ad esempio con i ristoranti del Fuori Congresso.
Rispetto alla precedente, storica sede di Piazza Affari, tutto sullo stesso piano, le due sale per le lezioni e i laboratori (dalle alghe alle verdure, dal gelato allo zafferano…), quella per conferenze e degustazioni, gli stand degli espositori. Non si andrà più su e giù, ma una volta saliti al secondo piano tutto sarà a portata di mano.
Partecipare è semplice: i professionisti cliccano qui e i giornalisti qui. Chi avesse dei dubbi, mi scriva: paolomarchi@identitagolose.it.




Identità, i JRE e la Cena dei presidenti il 2 febbraio

Tra i tanti momenti in cui si articolerà la prossima edizione di Identità Golose, una che mi sta particolarmente a cuore è legata ai JRE, l’associazione dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, la sua sezione italiana per la precisione, che terrà il suo congresso italiano l’1 e 2 febbraio proprio all’interno di IG. Mi fa piacere sapere che diventerà presidente uno chef che conosco da quando ancora non cucinava, Emanuele Scarello, e mi emoziona l’essere riuscito a far diventare realtà un sogno: fare cucinare tutti e cinque assieme, una portata ognuno, i cinque ristoratori che si non succeduti nella carica di presidente, a iniziare dal fondatore Walter Bianconi.
La foto aiuta a riconoscerli. E’ La foto è stata scattata pochi mesi fa al Lido Lido, il ristorante di Vincenzo Cammerucci a Cesenatico, 0547.673311. Lui è il signore seduto in prima fila sulla destra, giacca da chef bianca, e come tutti gli altri cinque è un Gierreé. L’idea mi sconficchiera da quando, un anno fa al congresso di Taormina, Emanuele Scarello (al centro, giacca blu e camicia bianca) venne designato nuovo presidente, l’insediamento lunedì 2 febbraio a Milano.
La faccio breve: con il friulano saranno cinque i presidenti, numero perfetto per una signora cena. E così il 2 Walter Bianconi, il fondatore, pizzetto sale e pepe e foglietto bianco in evidenza, curerà l’antipasto, il suo successore, Herbert Hintner, il primo di pasta, con il pesce curato da Moreno Cedroni (a destra in maglia lilla). Tra il baccalà del marchigiano e il dessert di Scarello, il piccione di Marco Bistarelli (a sinistra in viola), il cui mandato è agli sgoccioli. Mi emoziona l’idea che questo pokerissimo di giovani chef cucinino per la prima volta tutti assieme, secondo una logica dettata dalla storia di un gruppo a cui mi sento profondamente legato. Menù completo e ogni info, prezzo compreso, entro pochi giorni.