riceviamo e pubblichiamo da Paolo Marchi
Sono da incorniciare le risposte date da Moreno Cedroni in un’interista fattagli da Licia Granello nella Repubblica di martedì scorso. Titolo: Imparate come si fa la spesa. Afferma il patron della Madonnina del Pescatore a Senigallia in provincia di Ancona. Il tema? I rincari dei generi alimentari: “Esaminiamoli da vicino. La pasta, per esempio, è aumentata del 20%. In percentuale è tantissimo, ma sul prezzo incide per 30-40 centesimi al chilo. Dividendo per dieci, dodici porzioni (la norma è 80 grammi a crudo) significa 3 centesimi di euro a porzione. (…) E parliamo una buona volta di come la gente fa la spesa. Le borse si riempiono di schifezze di ogni genere, roba superflua, surgelati, cibi pronti”.
Poi succede che il 20 agosto il Tesoro, mica un blog o un club di dame di buona volontà, proprio il ministero del Tesoro dia i numeri e annunci rincari della pasta pari al 30,4% e tutti a dare dei ladri ai produttori di pasta. Purtroppo però, tempo 24 ore, e ieri sera contr’ordine: è una bufala. La fonte? L’ufficio stampa dello stesso ministero: “"In verità in quei dati pubblicati come nostri sui quotidiani non abbiamo capito nulla nemmeno noi. Sono allarmistici e confusionari. Sono stati aggregati e paragonati in maniera sbagliata. Oltretutto risalgono a giugno e sono ormai superati. Il 29 agosto escono le nuove rilevazioni Istat sui prezzi al consumo”.
Splendido e demoralizzante perché vorrei vedere quanti leggeranno la smentita, tenuto anche conto del fatto che per davvero i prezzi sono cresciuti, ma tutto va ponderato e raffrontato. Saranno ben più truffaldini i giochetti dei petrolieri sui prezzi dei carburanti o quelli degli editori dei libri di scuola così come dei gestori telefonici? E la sbornia da suonerie? No, i banditi sono coloro che ad Aosta vendono un chilo di pasta in formato speciale a 4,80 euro; roba che se anche costasse 4 e mezzo o appena tre nessuno in famiglia se ne accorgerebbe. Anche perché se così fosse, di certo chi fa la spesa sarebbe lì a cercare le offerte in scadenza dei discount.
Essere seri in Italia è di una difficoltà estrema. Il generale De Gaulle diceva che è impossibile governare un popolo, il suo, quello francese, che ha 365 formaggi diversi. Ma vogliamo mettere questo ostacolo con quelli di casa nostra? Anche noi abbiamo centinaia di caciotte diverse, poi tutto il resto.